giovedì 1 settembre 2011

Mistero Svelato


mercoledì 31 agosto 2011Il
Chissà che essere alieno ha partorito in qualche mostruosa regione del cervello il personaggio di Maurizio Gasparri. È la storia dell’uomo qualunque, preso a caso per la strada mentre va a prendere il cappuccino al bar, che di colpo diventa un politico, un parlamentare, perfino un ministro della Repubblica. Sembra una bella favola.
Troppo facile per comici e caricaturisti sfruttarne l’immagine per fare il loro lavoro.
Io sono al ligio al detto che a tutto c’è una ragione.
Quindi anche all’esistenza di Gasparri.
Dopo anni di studio sono arrivato alla soluzione.


Da quando è sceso nell’agone politico nazionale intuivo che il volto e l’espressione di Gasparri – che paiono scompaginati da un recentissimo scoppio di un petardo – ci dicono qualche cosa di importante.
Ma non capivo cosa. L’atra sera nel corso di un Tiggì sono stato colto dall’illuminazione.
Il volto e l’espressione di Gasparri ci dicono che la politica italiana terrorizza per primi gli artefici stessi. Non la capiscono e non la controllano più. Non ne sono i protagonisti, ma le vittime.
Le parole con le quali tentano di spiegarci in pochi secondi quello che non hanno affatto capito servono soprattutto – se non solamente – a rassicurare loro stessi.
Fateci caso: ogni colpo di telecamera, ogni domanda (anche la più semplice tipo: che caldo che fa) coglie il senatore Gasparri attonito e stralunato, come la cernia nei documentari di Jacques Cousteau. Risponde a tono (è allenatissimo), ma è lo sguardo tondissimo e fisso che colpisce - ma affratella - lo spettatore, il quale si sente portatore dello stesso sentimento di sgomento.
Da dove veniamo? Dove andiamo? Chi siamo?
Quando vincerà il prossimo scudetto il Genoa?
Di tutti coloro che sono preposti a sciogliere questi dubbi, Gasparri è il più promettente. Il suo volto sbalordito ci fa sperare che sia proprio lui il primo a confessarci (finalmente) che non lo sappiamo, nè mai lo sapremo...
Pubblicato da AlBo a 15:13

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