lunedì 4 luglio 2011

Carosello Napoletano

Giggino Settebellezze sul trattore
di Mimmo Carratelli

Le casse sono vuote,
donna Rosa se ne è andata,
non c'è un euro in entrata.
Come è triste il bilancio soltanto dieci anni dopo.
Multe e tasse non riscosse.
Traffico e munnezza.
Cantieri e scarsa sicurezza.
Rosa ca luceva e mo' nun luce.
Una donna immobile,
permanente al vento,
rauca d'accento e di pensiero
(è sempre misero chi a lei s'affida).
Lasciando Napoli e i napoletani cattivi,
la permarosa disse vediamo che sape fa' 'o bello guaglione
(tu si' guaglione che t'è miso 'ncapa).
Dieci anni di vuoto a perdere.
Ma ora c'è Giggino Settebellezze.
E' bello dentro, è bello fuori,
la taglia dei valori.
Tutta Napoli fa' suspira'.
S'alza all'alba, spazza i rifiuti alla guida del trattore.
Mette al bando il termovalorizzatore,
'a camorra se ne more.
E se posa per Toscani,
nella foto di fierezza tiene in mano la monnezza.
Il sacchetto ha il colore della lega
e quel verde non ci frega.
Tutta ironica è la sfida al razzismo di Pontida.
Un messaggio verde e grezzo agli sproloqui di Borghezio.
Un messaggio di ribellione a Calderoli che si oppone.
Un messaggio al percolato per il Bossi che vuole un
Paese metà buono e metà dannato.
Il calore di Napoli contro il cuore freddo della Padania e il gelodurismo).
Se il decreto del Berlusca sui rifiuti è solo crusca,
la città si dà una mossa, sente un vento di riscossa.
Giggino il vomerese taglia sprechi,
taglia spese, con rigore e trasparenza,
è finito il tempo buio
quando tutti avanzavano in paranza.
E al bilancio, very good,
è tornato Robin Hood.
A sementa ha detto senta,
voglio vigili efficienti
nelle strade e nelle piazze
( queste sì, so' cose 'e pazze).
Nel Pd mal di pancia a mezzodì.
Nella destra in declino s'è perduto Cosentino.
Che emozione, questa è l'epoca arancione.
Senza veti e opposizione.
Singhiozziamo di piacere.
Slup, slup, slup.

A Palazzo San Giacomo c'è l'incredibile Hulck.

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